Giovedì 11 Novembre 2011 si è svolto presso il Distretto della Pesca di Mazara del Vallo un altro dei workshop previsti all’interno del progetto IFI, che ha avuto l’obiettivo di identificare ulteriori aziende del comparto ittico che rappresentano “punte di eccellenza” del settore, potenzialmente interessate a scambi commerciali e azioni d’internazionalizzazione in Giordania.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come, rispetto al 2009, anno in cui fu firmato il protocollo di cooperazione tra la Sicilia e la regione di Aqaba, è cambiato il governo del paese e di come dunque la nuova missione istituzionale/operativa imminente voglia facilitare la conoscenza di nuovi interlocutori e creare una rete di relazioni per nuove opportunità commerciali.
Le aziende incontrate durane il workshop odierno sono tra quelle che probabilmente prenderanno parte alla missione al fine di apportare le loro conoscenze e competenze e istaurare nuovi rapporti commerciali: l’APOMAR OIL e la ALFA COLD.
L’Apomar oil è un’azienda affiancata alla Keropetrol che, all’interno del comparto ittico, si occupa prevalentemente della commercializzazione e distribuzione di prodotti petroliferi e carburanti marini. Grazie ad esperti professionisti e tecnici, l’azienda fornisce inoltre un servizio chiavi in mano, dalla progettazione alla realizzazione, per quanto riguarda l’impiantistica industriale, di riscaldamento, di distribuzione e di deposito. Attualmente in Sicilia è presente all’interno del grande porto peschereccio di Mazara del Vallo, ma si appresta a breve a istallare uno dei suo impianti anche in Tunisia, a Marina di Bizerte, dove sta nascendo il porto turistico più grande del mediterraneo.
La ALFA COLD si occupa invece di impianti di refrigerazione navali e industriali adatti anche alla conservazione di prodotti ittici. La Alfa Cold recentemente è stata partner in un progetto per la conservazione del gambero rosso: Il progetto “Gambero”, di cui il Distretto della Pesca è capofila, con il supporto scientifico di altri partner, ha avuto come obiettivo quello di identificare i limiti ambientali della pesca del Gambero, nonché i limiti alieutici (resa, danneggiamento degli attrezzi da pesca, tempi e tecniche di pesca), i limiti commerciali e di filiera (condizione ed integrità del prodotto, tempi e temperatura di congelamento, packaging e stoccaggio, tecniche di eliminazione della melanosi, qualità organolettiche, contaminanti). Dopo questa fase si è proceduto alla formulazione di linee guida e raccomandazioni ed alla messa a punto e prova di nuove attrezzature sperimentali, quali dispensatori automatici di metabisolfito o altri batteriostatici per evitare l’annerimento del gambero, prove effettuate a terra ed a bordo di pescherecci grazie al supporto operativo proprio dell’Alfa Cold.
Durante il workshop dell’11 Novembre un ulteriore approfondimento è stato dedicato alle possibilità di investimento e internazionalizzazione in un altro paese del mondo arabo del Mediterraneo diverso dalla Giordania, e cioè alla Tunisia. Nonostante la recente crisi politica registrata nel vicino paese, la Tunisia si configura ad oggi come uno dei terreni più fertili per ciò che riguarda la possibilità di investimento per impianti e attività di produzione. Ai nuovi investitori provenienti da paesi esteri è infatti dedicata una politica di agevolazioni assai conveniente, che prevede la monotassazione, costi di gestione energetica vantaggiosi e soprattutto la possibilità di importanti agevolazioni nel pagamento delle tasse.
Per ciò che riguarda la Giordania, a conclusione dell’incontro è emersa ancora una volta la necessità e la volontà da parte delle imprese, di attuare una missione che non sia solo istituzionale, ma che abbia un valore reale dal punto di vista operativo, che garantisca la sponsorizzazione delle aziende italiane e dei loro prodotti di qualità nel paese ospitante, attraverso incontri mirati con operatori e imprenditori di settore, oltre che con le istituzioni.